Riguardando le foto dell’estate, le più toccanti sono quelle fatte a Houston, dove abbiamo trascorso tre belle settimane in compagnia di Ilaria, Cristian, Serena e il piccolo Diego.
Non tornavamo a Houston da oltre un anno e, nonostante la situazione sia sempre molto difficile, abbiamo trovato un ambiente positivo e sereno.
Cri e Ila sono una coppia molto unita, che trasmette grande forza e gioia di vivere alle tante persone che frequentano la loro casa.
I due anni passati a prendersi cura di Diego, sia dentro che fuori dagli ospedali, li hanno trasformati in veri e propri “professionisti” nell’accudire. Diego infatti ha bisogno di essere assistito costantemente: dalle 6 del mattino alle 11 di sera assume più di 25 farmaci diversi, con orari e dosaggi talmente complessi che Ila e Cri non possono, al momento, delegare questo compito ad altre persone.
Nella loro routine giornaliera oltre che dei farmaci, dell’alimentazione e dell’igiene, si devono occupare anche dell’allenamento motorio di Diego – Cri gli ha costruito una sorta di bicicletta su misura – fargli fare più volte al giorno un allenamento polmonare con un giubbotto speciale per mantenere i polmoni sempre puliti e fare manutenzione di tutti i complicati apparecchi che aiutano il piccolo. Inoltre devono capire come si sente e di che cosa ha bisogno Diego, che non può parlare. Una delle cose più incredibili è che loro lo sanno sempre! Accudire Diego comporta uno sforzo enorme, sia fisico che emotivo. Uno sforzo che però viene ripagato ogni giorno da piccoli segnali che dicono che Diego c’è e che merita tutto l’amore e le attenzioni possibili.
Sicuramente gli ultimi mesi sono però stati molto duri, inizialmente i neurologi non riuscivano a capirci molto, poi il professor Scaglia, il super dottore che lo segue, lo ha stabilizzato. Ultimamente Diego sta un po’ meglio, il morale quindi è abbastanza alto: questo è un buon posto dove avere speranza.
Ilaria e Cristian si sono ben adattati alla vita americana – se escludiamo, ovviamente, l’aspetto gastronomico – parlano inglese, riescono a gestire con abilità la burocrazia degli ospedali e i rapporti con i medici.
Ma, soprattutto, sono molto bravi a fare con quello che hanno: il Visto purtroppo non permette loro di lavorare. Sono molti gli italiani e americani, persone incredibili, di cuore, che frequentano la loro casa e cercano di sostenerli e di aiutarli come possono.
La sensazione che però abbiamo avuto è che il più delle volte sono Cristian e Ilaria, con il loro esempio (e qualche lasagna) a dare agli altri più di quanto ricevano.
Senza dubbio hanno dato molto a noi.
Rossano e Lucia